L’ALIENAZIONE PARENTALE HA CAMBIATO ABITO: ORA SI CHIAMA “RIFIUTO GENITORIALE”

Bologna, 16 luglio 2025

L’ALIENAZIONE PARENTALE HA CAMBIATO ABITO: ORA SI CHIAMA “RIFIUTO GENITORIALE”

Il Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna esprime grande preoccupazione per la diffusione di iniziative, convegni e incontri, rivolti agli operatori e alle operatrici della rete sociale e agli psicologi e alle psicologhe forensi in occasione delle quali vengono divulgate teorie infondate e ascientifiche. 

Lunedì 14 Luglio abbiamo preso parte al Convegno “Rifiuto genitoriale: un vademecum operativo per lavorare in Rete” organizzato da “Cuore e territorio” con il patrocinio dell’Ordine degli psicologi dell’Emilia-Romagna e dall’Ordine degli Assistenti Sociali, Ondif, NSC, durante il quale, non solo è stata citata l’alienazione parentale ma si è auspicato che il genitore che la agisce sia “punito”. 

La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 286/2022 ha dichiarato illegittimo l’uso della “sindrome da alienazione genitoriale” (PAS) come fondamento delle decisioni giudiziarie che riguardano l’affidamento dei figli. La Corte di Cassazione ha sottolineato che la PAS, o alienazione parentale, è una teoria pseudoscientifica che non può essere usata come base per limitare i diritti di un genitore o per allontanare un minore dal genitore. 

Nonostante questo, nel corso del convegno si è dichiarato: “l’infondatezza dell’alienazione parentale è una fake news”. E si è apertamente auspicato che la condotta del genitore che determini il rifiuto del figlio verso l’altro genitore, sia punita alla stregua del reato di maltrattamenti in famiglia, equiparando le due condotte. 

Si tratta di revisionismo della realtà: la condotta delle madri che, vittime di violenza domestica, hanno denunciato gli ex partner e che vogliono proteggere i propri figli, viene criminalizzata al pari di quella dei padri maltrattanti. Grande assente in tale convegno è il supremo interesse del minore e il suo ascolto. 

I Centri antiviolenza ogni anno accolgono centinaia di donne vittime di violenza domestica, che nei Tribunali vengono rivittimizzate da consulenti tecnici d’ufficio che le colpevolizzano per il rifiuto che i bambini, vittime di violenza assistita, esprimono nei confronti del padre che ha agito i maltrattamenti. Queste donne vengono forzate nelle CTU a convincere i propri figli a vedere i padri, nonostante serie e precise allegazioni di violenza e attestazioni di percorso nei centri antiviolenza. Ricordiamo che una indagine condotta da Women’s Aid ha dimostrato una correlazione tra l’applicazione della teoria della Pas e l’uccisione di 67 bambini che erano stati collocati dai padri violenti. In Italia sono almeno 6 i bambini uccisi da padri maltrattanti. La assenza di tutela è avvenuta in nome della continuità della relazione con uomini violenti e pericolosi. 

Chiediamo con forza, in particolare all’Ordine degli Psicologi e degli Assistenti sociali, alla magistratura, di prendere le distanze da quanto non sia suffragato dalla scienza, e sia in contrasto con le leggi italiane, con la Convenzione di Istanbul, con le linee guida del CISMAI e, soprattutto, contro il supremo interesse del minore.

Referente per la stampa:

Laica Montanari

Presidente Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna

SIAMO TUTTE VALERIA VALENTE

Bologna, 07 luglio 2025

SIAMO TUTTE VALERIA VALENTE


I gravi attacchi subiti sui social dalla senatrice Valeria Valente per aver pubblicato un post che denunzia l’apertura di uno “sportello uomini maltrattati” a Roma sono l’espressione della stessa cultura patriarcale che è alla base della matrice della violenza maschile agita sulle donne.


Le offese, le denunzie, gli attacchi personali e non, alla senatrice Valente dimostrano quanto inveterato sia il potere maschile patriarcale agito e pensato. Ma dimostrano anche che tutte le azioni di sensibilizzazione, formazione e denunzia del fenomeno, poste in essere in questi anni sul piano legislativo e sociale, stanno avendo efficacia.


Abbiamo dato nome e valenza politica al fenomeno della violenza maschile agita sulle donne in quanto tali e questo determina rigurgiti di violenza verbale ed attacchi personali che vanno respinti, qualificati e condannati.


È evidente che l’attacco alla senatrice Valeria Valente riguarda tutti e tutte, è una aggressione rivolta a quello che lei rappresenta, alle battaglie realizzate al fianco delle donne nelle istituzioni, è, di fatto, un elemento di “disturbo” per chi, indisturbato, per tanti anni ha esercitato il suo potere in quanto uomo.
Ora necessita un monito corale di denunzia, ogni parola scritta in quei post è rivolta ad ognuna di noi, ed a tutte noi, che combattiamo, alleate, la nostra battaglia contro la violenza maschile sulle donne ed ogni giorno ognuna di noi è offesa, vilipesa, colpita nella sua dignità personale e professionale.


Ma non molliamo, anzi, con più voce, in un’unica voce, denunziamo con forza una cultura patriarcale che non può essere parte di un sistema democratico e liberale; le istituzioni non possono tacere, non possono tacere TUTTE le donne delle istituzioni che ogni giorno, in quanto donne, sono colpite nell’esercizio delle loro funzioni. Noi saremo presidio di libertà per tutte le sorelle.

Siamo tutte Valeria Valente.

Adesioni
Rete Sguardo Femminista Campania
Associazione Sud Est Donne Puglia
Associazione Salute Donna Napoli

DiRe – Donne in Rete Contro la violenza
Differenza Donna
Be Free Cooperativa sociale
Fondazione Una Nessuna Centomila
Telefono Rosa
UDI
Federico nel cuore Onlus
Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna
CGIL Politiche di genere
Centro Ascolto mobbing e stalking contro tutte le violenze Uil
Noi Rete Donne
Comitato Madri Unite
Rete per la parità APS

Biblioteca delle Donne e Centro di Consulenza Legale Udi Palermo
Casa delle Donne di Pisa
Casa Rifugio La mano di Francesco di Agrigento
Centro Antiviolenza Arcidonna Napoli
Centro Antiviolenza Artemisia Firenze
Centro Antiviolenza e Casa Rifugio “La casa di Marinella” Acerra (Na)
Centro Antiviolenza Galatea di Catania
Centro Antiviolenza Ipazia Siracusa
Centro Antiviolenza Nesea Augusta
Centro Antiviolenza “Roberta Lanzino” Cosenza
Centro antiviolenza Donne insieme APS Arzano (Na)
Centro Antiviolenza SVS Donna aiuta donna scs Milano
Cooperativa sociale Centro Italiano per la Promozione della Mediazione-C.I.P.M.- Milano
Cooperativa Dedalus Napoli
Cooperativa Eva Caserta
Cooperativa Lazzarelle Napoli
Demetra Società Cooperativa Sociale Avellino
Donne Architetto ADA Napoli
Dream Team Donne in Rete Napoli
Elsa ETS Caserta
Emily Palermo
Associazione Eleonora Pimentel Napoli
Federico nel cuore Milano
Giraffa APS Puglia
Il Rumore delle idee Marsala
Libera Associazione TerraMadre L’Aquila.
Maddalena APS Napoli
MDM School Napoli
Noi Uomini a Palermo contro la violenza sulle Donne – Rete Maschile Plurale
Pensare più Percorsi RAM Napoli
PSYcom – APS protocollo Napoli
“Randagio” Rivista Letteraria
Sezione ANPI Collinare “Aedo Violante” Napoli
Senonoraquando? Torino
SPI CGIL Fuorigrotta Napoli
UDI Madonie
UDI Milano
UDI Palermo
UDI Siracusa
UDI Trapani

DATI

I dati sulle donne accolte da 15 centri antiviolenza della nostra Regione sono raccolti dal Gruppo Osservatorio del Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna. more “DATI”