Aperte le iscrizioni per il convegno organizzato dal Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna. Economiste, ricercatrici ed esperte dei CAV per raccontare cos’è e come si combatte la violenza economica.
LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE NON E’ UNA CALAMITA’ NATURALE IMPREVEDIBILE
All’alba del 1° Maggio, ricomicia il conteggio lugubre ed inesorabile dei femminicidi e dei tentati femminicidi. In queste ore una donna ricoverata a Parma con gravissime ferite lotta per sopravvivere e non lasciare orfani quattro bambini minorenni. Il femminicida è morto in un incidente frontale mentre fuggiva dall’abitazione familiare dove aveva lasciato la moglie in un lago di sangue, senza chiedere aiuto o chiamare i soccorsi. Nell’incidente ci sono altri due feriti gravi.
DATI
I dati sulle donne accolte da 15 centri antiviolenza della nostra Regione sono raccolti dal Gruppo Osservatorio del Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna.
Il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna è nato con lo scopo di costruire un’identità comune che sviluppi progettualità e visibilità dei Centri antiviolenza e delle Case delle donne del territorio. È costituito da 15 associazioni che in Regione sono attive in contrasto alla violenza alle donne: Casa delle Donne per non subire violenza Onlus di Bologna, SOS Donna Onlus di Faenza, Centro Donna Giustizia di Ferrara, Demetra Donne in aiuto Onlus di Lugo, Casa delle Donne contro la violenza Onlus di Modena, Centro Antiviolenza Onlus di Parma, La Città delle Donne di Piacenza, Linea Rosa Onlus di Ravenna, Nondasola – Donne insieme contro la violenza Onlus di Reggio Emilia, Rompi il Silenzio Onlus di Rimini, SOS Donna di Bologna, Centro antiviolenza Vivere Donna di Carpi, Associazione Trama di Terre di Imola, UDI Bologna e Associazione Perledonne Imola.
L’idea di un Coordinamento che radunasse tutte le realtà presenti in Regione in difesa delle donne parte da lontano, dal primo Convegno nazionale dei Centri Antiviolenza e Case delle Donne svoltosi nel 1996 a Ravenna, che ha posto le basi nella nostra regione per una rete organica. Da allora si sono susseguiti incontri periodici per la progettazione, l’elaborazione e la realizzazione di obiettivi comuni. I Centri antiviolenza presenti sul territorio regionale hanno continuato a condividere formazione, buone prassi, confronto metodologico, progetti e campagne di sensibilizzazione per il contrasto della violenza alle donne e ai loro bambini, fino ad arrivare alla costituzione di un’associazione formale nel giugno 2009, con l’obiettivo di potenziare l’attività del Coordinamento, l’influenza politica e la visibilità dei centri sul territorio, ponendosi come soggetto maggiormente autorevole nei confronti delle istituzioni.